PERSECUZIONE by Alessandro Piperno

autore:Alessandro Piperno [Piperno, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-07-01T10:57:29+00:00

Ed è in un accesso di estemporaneo patetismo che dice a se stesso che in fondo quei soldi non sono per lui. No, non per lui, bensì per qualcosa a lui superiore. Ecco cosa dirà a Rachel l'Intransigente, se solo troverà il coraggio di interpellarla: "Questi soldi non sono per me ma per una missione superiore. Giustizia. Verità. Cose che tu, tesoro mio, dovresti amare come me...". Queste astrazioni unite all'affettuoso appellativo rivolto alla moglie lo fanno piangere. E così che un uomo di quarantotto anni, protetto dal mondo come un pesce in un acquario, dentro a una bella comoda solenne vettura -

all'interno della quale l'aria condizionata soffia come un vento polare -, trova per la seconda volta durante questa lunga giornata il coraggio e la viltà di piangere. Mentre singhiozza come un matto, d'un tratto si accorge che un bambino dall'altra parte del vetro si sta godendo la scena. Allora prova a ricomporsi e, ancora travolto da qualche singhiozzo, lo saluta e gli sorride teneramente. Ma un secondo dopo si pente di averlo fatto. Ricorda che non è nella condizione di essere tenero con nessuno, tantomeno con un innocente. Macchinalmente, e non senza paranoia, si gira attorno per vedere se per caso qualcuno lo ha visto sorridere a un bambino. Gli sciacalli sono ovunque. In agguato. Questa lezione almeno l'ha appresa. Non c'è nulla che tu ora possa fare, seppur in specchiata buonafede, che tra un po' di tempo qualcuno non potrebbe usare capziosamente per distruggerti, per metterti di fronte a responsabilità che non hai. Ecco cosa ha imparato Leo Pontecorvo dalla socialità umana. Gli altri esistono per distruggerti. Siamo nati per essere distrutti. Più pensa ai soldi che gli servono, più si angoscia e più si arrabbia. Nessun problema, andrò a casa e glielo dirò senza incertezze: "Devo pagare l'avvocato. Ho bisogno dei miei soldi". A quel punto lei non potrà continuare a ignorarmi. Dovrà darmi una risposta. Se dirà sì, be', bene. Nel caso dovesse rifiutarmeli, le farò vedere di cosa sono capace. Di nuovo questo pensiero pieno di aggressività lo placa. Imboccata la Cassia, a due terzi del tragitto che dal centro lo riporta a casa, Leo realizza angosciosamente cosa succederà se davvero lei dovesse non darglieli. D'altro canto ci sta che glieli rifiuti. Rachel non è più la stessa. Rachel ha smesso di essere Rachel non meno del mondo che ha smesso di essere il mondo. O almeno a lui sembra così. Rachel è un fantasma ormai nella sua vita. O forse lui è un fantasma nella vita di Rachel. Fa lo stesso. Ecco, non dargli quei soldi, rifiutarsi di aiutarlo, sarebbe per lei un ottimo modo per vendicarsi, ma anche per ratificare l'irrilevanza di lui nella sua nuova vita. E se lei gli dicesse semplicemente: "Non ti do niente.

Ti proibisco di toccare i nostri soldi"? O, ancora peggio, se continuasse a tacere? Cosa farebbe lui, allora? Un bel niente. Se avesse un po' di forza di reazione l'avrebbe già messa in campo da un pezzo.

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